La rivoluzione industriale è finita da molto tempo ma siamo ancora legati molto, troppo, al suo paradigma: il tempo. Nella rivoluzione industriale il tempo è diventato importante in quanto era la metrica del lavoro e dello stipendio. Il datore di lavoro dava denaro in cambio del tuo tempo. Gli operari venivano pagati in funzione del tempo in cui erano nella catena di produzione.
Quanto è lontano questo concetto rispetto al modo di lavorare di oggi? Eppure siamo ancora legati al concetto di tempo.
In attesa che la società (ed i contratti) possano fare il salto di qualità, lo puoi fare tu stesso nella tua gestione. Siamo passati dall’economia del tempo all’economia della conoscenza.
Il tempo non è più denaro, la produttività è denaro. (Chris Bailey – The Productivity Project)
Con questo concetto l’autore Chris Bailey nel suo libro “The Productivity Project” introduce l’importanza della produttività.
Il libro inizia con un importante verità. Anche si parla comunemente di gestione del tempo le variabili che devono essere gestite sono 3: tempo, energia, attenzione. Più precisamente il tempo è una risultante dell’energia e dell’attenzione. Per svolgere un’attività ci puoi mettere un’ora come cinque ore; dipende proprio da quanta energia e quanta attenzione (ci piace chiamarlo più focus) usiamo.
Per migliorare le gestione del tempo dobbiamo quindi migliorare la gestione dell’energia e dell’attenzione. Per questo bisogna imparare a concentrare energia-attenzione sulle cose importanti. Se passiamo la giornata a rispondere al telefono, presidiare riunioni inutili, controllo centinaia di notifiche sul telefono, la nostra energia ed attenzione si esauriranno in breve tempo senza aver prodotto nulla. Dobbiamo semplificare, togliere il superfluo e rimanere concentrati sui tasks importanti.
Come si fa a recuperare energia ed attenzione?
Un primo elemento è gestire le distrazioni: telefonate, notifiche, social. Se si sta eseguendo un task si fa solo quello. Spegni, silenzia o metti lontano lo smartphone. Leggi anche l’articolo “il killer della produttività” e “basta distrazioni: la regola dei 20 secondi”. Le attività non importanti, tipo telefono/notifiche, devono essere inserite in uno slot temporale definito. In maniera tale che non possano portare via più di quel tempo previsto.
Altra tecnica è dire NO. Se vuoi essere produttivo devi preservare la tua giornata e lasciarla focalizzata sulle attività importanti. Impara a dire di NO.
Una tecnica per migliorare, tantissimo, la capacità di attenzione e focalizzazione è la meditazione e mindfulness. Quando si dice che basta pochi minuti al giorni (5-10 minuti) non è un modo di dire.
Svuotare la mente
Il nostro cervello si è evoluto per trovare soluzioni a problemi, nuove connessioni per essere creativo ed avere nuove idee. Se lo costringiamo (ed è una vera e propria costrizioni) ad essere sempre impegnato a passare da una attività all’altra senza alcuna pausa, a ricordare tutte le attività in memoria lo stiamo solo “ingolfando”, ed è la cosa più lontana dalla produttività.
La mente va liberata. Tutto quello che c’è da ricordare va scritto su liste (utilizza carta e penna o delle applicazioni). Utilizza todolist o contenitori (come li chiama Allen nel libro “getting things done”). Utilizza la tecnica braindump (leggi articolo). Solo una menta libera, capace di vagare è capace di essere produttiva.
Da oggi quando pensi alla gestione del tempo, pensa sempre alla gestione dell’energia e dell’attenzione. Devi liberare tempo (mente libera) lavorando su energia e focus in slot temporali. Una tecnica utile che unisci tutti questi principi è la tecnica del pomodoro (leggi articolo).