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La legge di Parkinson

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La legge di Parkinson è una legge universale, empiricamente osservabile, che tutti seguiamo. Il problema è che non va seguita.

Nasce nel 1958 dall’autore Cyril Northcote Parkinson (wikipedia) pubblicata nel saggio Parkinson’s Law.

Lo studio aveva l’obiettivo di osservare le organizzazione aziendali per verificare i modelli di crescita. La conclusione è stata sconcertante. In pratica, le aziende crescevano indipendentemente dalla quantità di lavoro che svolgevano.

Un’altra lettura, divenuta più famosa, è:

“il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo a disposizione”

Significa che se devi fare un lavoro ed hai 2 giorni ci impiegherai 2 giorni; se hai a disposizione una settimana ci metterai una settimana. Questo fenomeno è stra-noto a tutti quelli che hanno dovuto studiare per un esame.

Questa legge, universale, assimila il lavoro all’acqua in un recipiente. Prende tutto lo spazio a disposizione.

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Cosa ci insegna questa legge?

Ancora una volta, ci conferma quanto sia importante la pianificazione. prima di iniziare a fare un lavoro, è importante pianificare il periodo necessario per fare quel lavoro. Se per fare una attività ci vuole 1 ora, ci dobbiamo impiegare 1 ora. Questa è la chiave della produttività.

Andiamo più un profondità. Come è possibile che per fare un’attività ci possiamo mettere un’ora o un giorno? Quale è la leva che fa questa differenza? La motivazione ed il senso di urgenza/scadenza.

Se abbiamo solo un ora per fare un lavoro, vedrai che concentrazione e focus faranno in modo tale da finire l’attività in quella finestra temporale.

Ricorda, prima di iniziare… pianifica!

Una tecnica che ci aiuta a superare questa legge è la tecnica del pomodoro

Pubblicato il Mindset, Tecniche

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