La gestione del tempo, come la crescita personale e la produttività sono dei processi continui, nel quale bisogna uscire continuamente dalla zona di confort per migliorarsi ogni volta. Per questo la motivazione è l’aspetto più importante in questi percorsi.
Descrivere cosa sia la motivazione è complesso in quanto abbraccia diverse discipline, in questo articolo vogliamo toccare solo alcuni aspetti pratici che possono aiutarti nel quotidiano.
La prima classificazione di tipologia è:
Motivazione estrinseca
La ricompensa (obiettivo finale) è esterna. Può essere il successo, i soldi, la fama. Tutte ricompense esterne, é un confronto sociale con la società.
Motivazione intrinseca
La ricompensa é interna a noi. Quello che ci spinge é il rinforzo interiore, il senso di soddisfazione nel raggiungere un obiettivo.
Oltre questa suddivisione, sicuramente fondamentale da conoscere, ne esiste un’altra altrettanto profonda.
Sei un tipo via da o verso? Studi dimostrano che esistono solo due tipologie di ”spinte” per andare da un punto A ad un punto B. Sei motivato da scappare da A o sei attratto da arrivare a B. Esempio: vuoi dimagrire perché non ti piaci cosi come sei o perché ti piace una immagine di te in forma? La differenza può sembrare sottile ma riconoscerla può essere fondamentale. Come possiamo utilizzare questa informazione? Ora lo vediamo insieme.
Un altro aspetto della motivazione é che questa non é costante nel tempo, alcuni giorni é chiara ed evidente altri giorni proprio si nasconde. Cosa possiamo fare in questi giorni? Una soluzione è ricordarci il motivo di questo percorso, la motivazione. E come la ricordiamo?
Secondo la nostra tipologia. Se sei via da, devi recitare un mantra del tipo ”basta non voglio essere più così”, se sei un tipo verso, allora dovrai recitare un mantra in un una formula del tipo ”voglio essere cosi e non fermerò fino a quando non saro cosi”.
Una lettura più approfondita di questa differenza tra le persone di tipo via da e quelle verso, nasconde uno dei più grandi limiti per la crescita personale.
Statisticamente le persone sono più motivate dal via da che dal verso; questo perché é più facile (più naturale) scappare dal dolore che essere attratti da qualcosa di positivo. Lottiamo e siamo motivati finché stiamo male (la motivazione verso da è forte) ma quando raggiungiamo un limite sufficiente di dolore sopportabile la nostra motivazione vacilla e tendiamo ad accontentarci. Per questo nei percorsi è sempre bene avere consapevolezza della propria motivazione.
Una tecnica per garantire il risultato è quello di creare delle abitudini. Quando la motivazione è più forte, è importante creare le abitudini giuste per raggiungere il proprio risultato. Una volta che un comportamento diventa una abitudine, diventa un meccanismo automatico e non richiede sforzo ed energia da parte nostra. Così, quando e se la motivazione scende….. abbiamo inserito un pilota automatico verso l’obiettivo.