Uno degli aspetti della produttività è anche l’uso consapevole delle tecniche di memorizzazione. A differenza di quello che pensiamo, la nostra memoria è molto più potente di quello che immaginiamo. La tecnica di memorizzazione PAV è una tecnica semplice che, probabilmente, tutti usano in maniera inconsapevole. Ma tu, conoscendola meglio, potrai sfruttarla fino in fondo ed avere una leva in più.
Sappiamo tutti, empiricamente, che è più semplice memorizzare qualcosa vedendolo piuttosto che leggendolo. Sappiamo anche che se invece di vedere qualcosa passivamente la “viviamo” e ci siamo coinvolti, sarà ancora più facile memorizzarla e ricordala.
Se vuoi memorizzare qualcosa lo devi quindi visualizzare, cercando di viverlo in prima persona. Questa è la base della tecnica PAV.
La tecnica di memorizzazione PAV si basa proprio su questi aspetti. L’acronimo sta per:
- PARADOSSO
- AZIONE
- VIVIDO
Studi hanno dimostrato che il nostro cervello riesce a memorizzare con più facilità (ed a recuperare queste informazioni con maggiori facilità) se visualizziamo qualcosa introducendo il concetto di paradosso, azione e di dettagli.
Il paradosso stimola il cervello perché gli presentiamo una scena diversa dal solito e non attesa. Il cervello viene colpito da questa immagina e presta molta attenzione in quanto cerca di decifrarla e capire come comportarsi.
Per lo stesso motivo, è fondamentale l’azione. Le immagini che visualizziamo nella nostra mente devo essere in movimento, stiamo visualizzando un film e non una foto. Più gli oggetti, le persone, le scene sono in movimento e più sarà facile memorizzarle.
L’ultimo aspetto è quello che viene, tipicamente, trascurato. La visualizzazione deve essere vivida, piena di dettagli. Questo perché più sensi usiamo, e più siamo coinvolti. Bisogna inserire i profumi, il vento, il calore del sole. Nel film visualizzato dobbiamo essere attenti ai dettagli.
Facciamo un esempio semplice.
Vuoi memorizzare la parola SMARTDIGITALWORKER? Immagina un lavoratore su una scrivania ordinata. C’è solo un PC, un blocco note ed una todolist. Ad un certo punto il lavoratore prende dalla tasca uno SMARTphone, solo che è enorme, è grande due volte il lavorarore e sopra ci sono solo due pulsanti DIGITALI “1” e “0”.