Conosciuto in psicologia anche con “profezia che si autorealizza” o “effetto Rosenthal” (lo studioso che lo scoprì per primo) può essere riassunto con il seguente enunciato: se credi fortemente in una cosa questa si avvera.
La materia è molto più complessa di come è stata semplificata sopra, ma il nostro obiettivo non è quello di approfondire la storia e le cause ma capire come utilizzare al nostro meglio questi effetti.
In questo caso però è doveroso una sintesi della genesi di questo studio, proprio perché ci aiuta a capire come utilizzare il suo risultato finale.
Lo studioso Rosenthal, negli anni sessanta, fece il seguente esperimento. Prese una classe elementare e gli fece un test di intelligenza. Qui nasce l’esperimento, invece di dare un giudizio alle maestre in linea con i risultati, indicò un risultato casuale. Il risultato è stato che i bambini, che casualmente erano stati etichettati più intelligenti, registrarono voti migliori entro un anno.
Perché? Il fatto è che aver dichiarato quel bambino più o meno intelligente ha influenzato, anche inconsciamente, i comportamenti del suo insegnante.
Un insegnate stimolerà di più, interrogherà di più, semplicemente guarderà di più quel bambino perché dal quel bambino si aspetta di più o che capisca al volo. Quel bambino si sentirà più coinvolto, sentirà le attese su di lui e quindi si impegnerà di più. Si creerà quindi un circolo virtuoso.
Si può replicare lo stesso meccanismo in diversi ambiti, quello aziendale (rapporto manager-collaboratore) ma anche quello familiare (genitore-figlio).
Un manager che crede nel suo gruppo avrà maggior risultati positivi, e per lo stesso principio (stressando i concetto) una persona che crede in sè avrà maggiori risultati.
Chiudiamo la parentesi e torniamo sull’utilizzo di questa scoperta. Così come le credenze dell’insegnate hanno modificato la realtà.
così le tue credenze possono cambiare la tua realtà.
Non importa entrare nel motivo, se sono comportamenti psicologici più o meno consci, o semplicemente magia, quello che conta è che con le nostre credenze possiamo cambiare la realtà. Con i nostri pensieri possiamo far accadere le cose.
Sembra un concetto troppo forte per essere vero? In realtà pensalo al negativo e vedrai che sarà più facile da comprendere. Quante cose non riesci a fare (realtà) perché pensi di non essere portato (convinzione). Qualche esempio: non parli una seconda lingua, non sai nuotare, non fai un viaggio all’estero da solo etc…
Una convinzione negativa ti ha limitato l’opportunità di fare qualcosa. Chi crede di non essere portato per l’inglese (credenza) non lo imparerà mai (realtà). Ecco il trucco: ribalta il concetto, pensa in positivo, crea credenze importanti su te stesso, la tua azienda, i tuoi amici e la tua famiglia. Genererai un contesto positivo. Una realtà positiva.
